Il progetto NanayNascita nasce nel 2015 da un’idea di Nadia Babani, Annalisa Melis e Luana Vignoli aderendo alla campagna Parto di protesta.
Il progetto si è evoluto nella creazione di un collettivo che si occupa a titolo volontario di uno sportello di accoglienza, di attivare e facilitare Cerchi di Condivisione tra donne e madri, e di organizzare conferenze,dibattiti, proiezioni. Ad oggi il collettivo NanayNascita è composto da attiviste, donne, madri e professioniste interessate ad accogliere e informare le donne che ne fanno richiesta, contrastare la violenza ostetrica e gli abusi in sala parto, divulgare conoscenze corrette sulla fisiologia del parto e le connessioni tra gravidanza-nascita-post partum e lo stato di salute dell’individuo nel breve e lungo termine.
Ci occupiamo di diffondere informazioni sulla salute primale e di aiutare la donna e la coppia a relazionarsi con i professionisti e le istituzioni che si occupano di assistenza alla nascita.
Diverse sono le motivazioni che hanno spinto ciascuna di noi a prendere parte a questo progetto, ci accomuna la volontà di impegnarci per il miglioramento delle attuali condizioni di gravidanza, parto, post-partum, per il benessere della Comunità tutta.
In tutto il mondo molte donne durante il parto in ospedale fanno esperienza di trattamenti irrispettosi e abusanti.
Tale trattamento non solo viola il diritto delle donne ad un’assistenza sanitaria rispettosa, ma può anche minacciare il loro diritto alla vita, alla salute, all’integrità fisica e alla libertà da ogni forma di discriminazione.
L’Oms invita a maggiori atti concreti, al dialogo, alla ricerca, e all’advocacy su questo importante tema che coinvolge la salute pubblica e i diritti umani. *
Ecco anche perché il nostro sportello. Il gruppo di volontarie Nanaynascita si occupa anche di sensibilizzazione e informazione sotto varie forme per prevenire la Violenza Ostetrica e offre supporto a tutte le madri che ne hanno avuto esperienza.