La violenza ostetrica rappresenta un grave problema di salute pubblica globale che mette a rischio il benessere e la salute bio-psico-sociale della madre e del bambino, come affermato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nella Dichiarazione del 30 settembre 2014.

violenza ostetricaLa violenza ostetrica viene definita in ambito giuridico per la prima volta nella “Ley Orgánica sobre el Derecho de las Mujeres a una Vida Libre de Violencia” del Venezuela, nel 2007, Articolo 15(13), come:

“appropriazione del corpo e dei processi riproduttivi della donna da parte del personale sanitario, che si esprime in un trattamento disumano, nell’abuso di medicalizzazione e nella patologizzazione dei processi naturali avendo come conseguenza la perdita di autonomia e della capacità di decidere liberamente del proprio corpo e della propria sessualità, impattando negativamente sulla qualità della vita della donna”.

Fonte: Osservatorio sulla Violenza Ostetrica Italia (OVOItalia)

In tutto il mondo molte donne durante il parto in ospedale fanno esperienza di trattamenti irrispettosi e abusanti.

Tale trattamento non solo viola il diritto delle donne ad un’assistenza sanitaria rispettosa, ma può anche minacciare il loro diritto alla vita, alla salute, all’integrità fisica e alla libertà da ogni forma di discriminazione.

L’Oms invita a maggiori atti concreti, al dialogo, alla ricerca, e all’advocacy su questo importante tema che coinvolge la salute pubblica e i diritti umani. *

Ecco anche perché il nostro sportello. Il gruppo di volontarie Nanaynascita si occupa anche di sensibilizzazione e informazione sotto varie forme per prevenire la Violenza Ostetrica e offre supporto a tutte le madri che ne hanno avuto esperienza. 

*Fonte: OMS Prevenzione ed eliminazione dell’abuso e della mancanza di rispetto durante l’assistenza al parto presso le strutture ospedaliere
Una riflessione: la violenza ostetrica è violenza di genere?

E’ “violenza contro le donne” ogni atto di violenza fondata sul genere che provochi un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica per le donne, incluse le minacce, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà. Così recita l’art 1 della dichiarazione Onu sull’eliminazione della violenza contro le donne.

Fonte: Ministero degli Interni

Ti invitiamo a consultare il sito di OVO Italia il primo osservatorio sulla violenza ostetrica nato in Italia in seguito alla campagna mediatica

BastaTacere le madri hanno voce, di cui Nanay fa parte e con il quale si raccolgono dati sulle esperienze delle Madri perlopiù sommersi finora.

Per raccontare la tua storia e contribuire alla ricerca, contattaci.

Ringraziamo infine la psico-terapeuta Carmen Rizzelli di Freedom for birth per aver condiviso con noi la sua tesi